assessore-2Il Dipartimento regionale “Organizzazione e risorse umane” ed il Settore “Controllo di gestione” hanno organizzato, lunedì scorso, una sessione di presentazione delle indagini sul benessere organizzativo che verranno avviate nelle prossime settimane e che saranno rivolte a tutto il personale dipendente. Con le indagini sul benessere organizzativo non s’intende solo rispondere ad una prescrizione normativa, ma l’amministrazione vuole intercettare e verificare le reali criticità organizzative evidenziate o percepite da chi opera all’interno dell’Ente per consentire di pianificare interventi in grado di superarle e generare un progressivo miglioramento del benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori. Oltre a specifiche indagini sul benessere organizzativo verranno, contestualmente, avviate rilevazioni sul livello di condivisione del sistema di misurazione e valutazione e sulla valutazione del superiore gerarchico.

Le indagini e l’elaborazione dei risultati saranno condotte in modo da garantire l’anonimato e con la finalità di assicurare un’ampia e motivata partecipazione. A tal fine verrà svolta un’opera di coinvolgimento presso i dipartimenti regionali. Le indagini verranno realizzate attraverso la somministrazione di questionari al personale non dirigente e l’effettuazione di interviste a tutto il personale dirigenziale. Le dimensioni di indagini sono state attentamente individuate per tenere conto delle peculiarità del contesto regionale e vanno dalle condizioni dell’ambiente di lavoro alle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa e delle relazioni interpersonali. L’ampio spettro delle informazioni acquisite consentirà di elaborare informazioni di sintesi in grado di generare un utile confronto temporale, attraverso la ripetizione annuale delle indagini, anche per valutare l’effetto delle azioni di miglioramento.

“Queste indagini – ha detto il Vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi – sono di estremo interesse per l’Amministrazione perché consentono di captare esigenze, percezioni e situazioni di contesto direttamente da chi vive l’ambiente di lavoro e le relazioni interpersonali e consentono di attivare idonee iniziative specifiche in relazione alle criticità che emergeranno. È auspicabile un’ampia partecipazione che, unitamente alla garanzia di anonimato, consentirà di avere un quadro certo e affidabile sul quale operare anche attraverso la responsabilizzazione delle strutture preposte, nell’ambito degli obiettivi da assegnare con il Piano della performance 2018”.

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