ambulanti_frutta-1Messina. In merito alle problematiche relative alla regolarizzazione della posizione degli ambulanti abusivi, l’assessore al commercio, Patrizia Panarello, rende noto di avere ricevuto da Ernesto Montalto della CICAS, individuato da alcuni ambulanti a rappresentarli, la seguente lettera che segue quella dello scorso 31 luglio ed è stata inviata anche al Prefetto di Messina, Stefano Trotta, ai comandanti provinciali, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Amministrativa ed Annonaria del Comune: “A seguito delle notizie apprese fino a giugno scorso riguardo a pseudo commercianti, abusivismo e, vari episodi di rivolta scaturiti in maniera abbastanza evidente, soprattutto presso via Largo La Rosa – zona 24simo Artiglieria, lo stesso Sig. Montalto, con determinato spirito risolutivo, avvicinava i personaggi coinvolti e responsabili dei blocchi stradali, ponendo loro una valida alternativa perseguibile attraverso la legalità ed il rispetto delle norme vigenti.

Di fatto lo scorso 30 giugno, per nostro tramite, avvenne un incontro di mediazione tra diverse decine di commercianti provenienti anche dalle zone nord della città, e/o soggetti interessati a tali settori commerciali, alla presenza quindi del Sindaco di Messina; della Presidente del Consiglio Comunale; del Presidente della Commissione al ramo Commercio e Mercati; dell’assessore al Commercio e dei funzionari responsabili ai mercati stabili e in itinere. Durante il suddetto incontro, tra varie esplicazioni esternate da parte dei commercianti e l’indiscussa disponibilità da parte delle figure istituzionali, il sottoscritto Ernesto Montalto si fece carico di valutare le problematiche di queste persone caso per caso, iniziando la propria opera impegnativa giusto dalla zona sud della città e, cercando di comprendere innanzitutto i motivi che fino ad allora non avessero indotto costoro ad un inquadramento per gli oneri fiscali, contributivi o commerciali di genere. In merito a tale fenomeno si ha avuto modo di appurare che, oltre certe tipiche propensioni di taluni soggetti già perfettamente conosciuti alle Forze dell’Ordine, maldicenza ed ignoranza hanno, nel corso del tempo, fomentato un connubio in cui paura e scoraggiamento sono sopravvenuti poiché causati dalla realtà di tassazione ed oneri che gravano pesantemente pressoché in tutto il territorio nazionale.

Pertanto con la presente Vi comunichiamo che un buon primo passo è stato compiuto. Lo scorso 15 settembre, infatti, presso la sede della Confesercenti, è stato avviato il primo corso S.A.B., per cui soltanto successivamente al proprio avvio ci è stato possibile avere certezza e darvene comunicazione riguardo trenta soggetti in elenco, i quali stanno effettivamente frequentando tale corso, dimostrando così il proprio impegno ed il rispetto verso le varie istituzioni e tutta la cittadinanza in generale. L’esame finale del corso, come riporta la segreteria della stessa Confesercenti (Via Samperi 7 – Ex Palazzo Colapesce – Te I. 090/662328), è previsto intorno alla fine del mese di Dicembre c.a., in cui i soggetti in questione avranno modo di produrre l’opportuna scia documentale necessaria ad una regolare vendita di prodotti con prevalenza nel settore ittico ed ortofrutticolo.

Tra questi trenta soggetti, per ragioni inerenti alla privacy, possiamo solo riportarvi i nomi di coloro che hanno aderito alla nostra confederazione, i Sig.: Andrea Costantino; Barbuscia Antonia; Cardile Vanessa; Santo Cariolo; D’Angelo Biagio; Gugliotta Davide. Ulteriori soggetti da cui siamo già stati contattati, sono previsti per l’inserimento in un secondo corso sempre tramite la Confesercenti,; corso che dovrebbe partire da gennaio. Per questi ultimi interessati al futuro corso, è bene chiarire che si tratta di soggetti a tutt’oggi totalmente inermi all’attività di vendita abusiva, disoccupati in genere ad esempio, oppure di soggetti con trascorsi giudiziari particolari che necessitano di un adeguato percorso di reinserimento nel tessuto innanzitutto commerciale della città. A tal fine è stata già prevista un’opportuna collaborazione con la comunità LELA T e con gli operatori del SERT della zona sud di Messina. Ulteriormente, rendiamo noto che per fronteggiare certe problematiche legate all’inquadramento di alcuni soggetti suindicati, lo stesso responsabile della Cicas per Messina avvierà una cooperativa sociale, presumibilmente entro e non oltre la prima decade di ottobre.

Sono già stati presi accordi infatti con uno dei nostri notai di riferimento per la costituzione della suddetta cooperativa, attraverso la quale, con una dovuta parte di incasso dei futuri soci commercianti, provvederà al pagamento di tutti gli oneri contributivi e fiscali, nonché ai fondi accantonamenti per i commercianti che necessitano di automezzi a norma di legge o per coloro i quali si prospetta la realizzazione di alcuni chioschi, previa autorizzazione da parte delle autorità competenti. Suddetta cooperativa inoltre si occuperà di tutta una serie di servizi implementati al fine di garantire ulteriore serenità ai soci, i quali risponderanno con una migliore cognizione nel trattamento dei propri prodotti sotto l’aspetto igenico-sanitario, su cui diventerà obbligo porre la massima attenzione di trattamento e conservazione.

Riassumendo – conclude la lettera – si precisa che:

a) nella zona sud di Messina la regolarizzazione degli abusivi sopra descritti è del tutto imminente;

b) I trenta nominativi dei volenterosi che stanno perseguendo una certa rettitudine sono da voi perfettamente reperibili, quindi coerentemente sanzionabili coloro che invece vanno in opposta ed illecita direzione;

c) sarebbe di grande sostegno in questo momento, l’esempio da parte delle Forze dell’Ordine nel punire radicalmente i più ostinati a perseguire la strada della illegalità e di contro, tollerare per l’ormai breve tempo previsto, chi invece attualmente stenta anche a pagarsi il corso indetto dalla Confesercenti, ma che manifesta e dimostra di volersi mettere in regola.

Sarà infine nostro dovere comunicarVi significative ed eventuali variazioni riguardanti la posizione dei commercianti o coloro che si apprestano a diventarlo, sia nel prospetto che verrà stilato in seguito per le zone centro e nord della città, sia per lo sviluppo della cooperativa di cui sopra accennato, la quale oltretutto, attraverso una serie di servizi pianificati in favore del bene comune, si occuperà anche del reimpiego di quei soggetti definiti esodati o di risorse umane in generale, tramite le nostre future iniziative di lavoro che spazieranno dal settore edile a quello sanitario ed assistenziale. Ma di ciò ne verranno divulgati i progressi anche a mezzo stampa locale o televisivo, onde fornire una maggiore informazione a tutta la cittadinanza, come già verificatosi per la questione dei commercianti. Sperando di aver potuto trasmetterVi i nostri intenti, volti al recupero dei valori etici, culturali, sociali ed economici indispensabili al progresso della nostra collettività, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti”.

 

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