aido-comuneSi è svolto a Palazzo D’Amico il convegno promosso dall’associazione “Attivamente” sul tema “Amore e Sessualità: niente è più come prima”, patrocinato dal Comune in collaborazione con l’Istituto per lo Studio delle Psicoterapie. Ai lavori sono intervenuti il prof. Filippo Petrucelli della Scuola di Psicoterapia strategica di Roma, l’avv. Maria Rosaria Cusumano, la psicoterapeuta Maria Ausilia Cavallaro, la psicologa Valentina Sabino del su citato sodalizio, la psicoterapeuta Lorena Calandi, la psicologa Giovanna Dante e l’esperto del Comune Pierpaolo Ruello. In apertura anche il contributo con un videomessaggio del Sindaco Giovanni Formica, assente per motivi istituzionali.

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Il convegno, nonostante il titolo possa destare interesse per l’aspetto legato alla sessualità, ha dato l’opportunità di approfondire temi dal contenuto affascinante ed allo stesso tempo tecnici per le professioni coinvolte: le tematiche trattate hanno, infatti, riguardano l’amore a 360° (amore verso la “pubblica”, amore mistico, amore liquido, amore e dipendenza, amore e violenza, amore e cura terapeutica, amore e arte; insomma, nessun dettaglio è stato trascurato). Il professore Filippo Petrucelli nel suo intervento non ha neanche dimenticato di parlare dell’amore materno sottolineando che «è molto più forte e più grande di qualsiasi amore paterno sia verso i figli, sia verso l’altro. Sono i maschi che ammazzano le femmine. I numeri, che riguardano gli ultimi anni di cronaca, sono sotto gli occhi di tutti». «Perché parlare di amore e sessualità in questo momento storico? – ha detto Valentina Sabino – Perché la liquidità dei rapporti e delle relazioni sociali dei nostri giorni è sempre più evidente. La coppia ed il concetto di amore si è trasformato nei millenni, l’amore coinvolge non solo l’uomo e la donna, ma è qualcosa di diverso e più complicato. Se non amo me stesso, non potrò amare mai il mio compagno/a, il mio lavoro e tutto ciò che mi circonda». L’Assessore alle Politiche Sociali Giovanni Di Bella è intervenuto al seminario promosso dall’Aido – gruppo comunale “Alba Munafò”, svoltosi ieri nell’aula magna dell’Istituto Tecnico “Majorana”. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia col Centro trapianti regionali, l’Asp, l’Istituto “Majorana” ed il Comune di Milazzo. Si è trattato di un momento per promuovere la cultura della donazione, ma anche per diffondere, proprio attraverso i rappresentanti della stampa, una corretta informazione sui tempi del trapianto di organi, tessuti e cellule. Moderati dal dottor Antonio Pontoriero, nefrologo del “Fogliani” di Milazzo, i lavori sono stati introdotti dal presidente Aido, Vittorio Cannata e dall’Assessore Di Bella. Altri indirizzi di saluto sono giunti poi da Flavia Petrin, presidente nazionale Aido e dal presidente provinciale Agostino Mallamace; quindi le relazioni avviate dal consigliere nazionale dell’Odg Santino Franchina, soffermatosi sull’importanza della deontologia giornalistica nel trattare questi tempi. A seguire hanno offerto il loro contributo Giuseppe Bova, coordinatore aziendale del CRT dell’Asp Messina-Taormina, Francesco Puliatti, coordinatore CRT del Policlinico, Antonio Giardina, presidente del Comitato consultivo dell’Asp, Bruna Piazza, direttore del Crt Sicilia, mons. Santino Colosi (Dimensione etica della donazione), mentre il dottor Benedetto Genovesi si è soffermato sulle implicazioni psichiche caratterizzanti la fase della donazione sino al trapianto. In chiusura diverse testimonianze dirette offerte da Antonella Gagliano, direttore di Neuropsichiatria infantile del Policlinico, di Maurizio Munafò, padre di Alba, donatrice di organi, di Matteo Napoli e di Gaetano Alessandro, presidente dell’associazione “Donare è vita”.

Foti Rodrigo

 

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