telecameraRapida l’azione dei poliziotti intervenuti per braccare il malvivente. Ha fatto tutto da sé il rapinatore che ieri, a pochi minuti dal colpo nel punto Bernava di viale Regina Elena, è stato arrestato dai poliziotti delle Volanti. Si è presentato all’interno dell’esercizio commerciale con in testa una manica di felpa con due fori a mò di passamontagna e una pistola giocattolo. Si è avvicinato alle casse, dove fortunatamente in quel momento il cassiere non era presente, ha accuratamente svuotato i vari comparti e si è allontanato.

E’ stato un cittadino, una donna, ad allertare la Sala Operativa della Polizia di Stato. Sono stati sufficienti pochi minuti perché i poliziotti delle Volanti individuassero il rapinatore nel traffico e lo braccassero nel caos cittadino. Una rocambolesca fuga per le vie limitrofe a quella della rapina che non ha dato scampo al malvivente. I poliziotti lo hanno tirato fuori da sotto una macchina in sosta dove stava acquattato.

Si chiama Gianluca La Rosa, 23 anni, messinese ed è già conosciuto alle Forze dell’Ordine. Durante la fuga, si era maldestramente spogliato e aveva nascosto la tuta da ginnastica che indossava con la pistola giocattolo in un cassonetto della spazzatura. I poliziotti hanno recuperato tutto, compresi i soldi, 345 euro, che il malvivente aveva arraffato dal Bernava e che nascondeva nella tasca dei pantaloni.

Prevista per stamani la direttissima.

L’intervento lampo ed il conseguente arresto si inserisce in un più ampio piano d’azione in atto ieri su aree sensibili del territorio messinese. Una serie di controlli a tappeto pianificati dal questore Giuseppe Cucchiara che hanno visto all’opera Volanti, Squadra Mobile ed il Reparto Prevenzione Crimine di Catania con posti di controllo in aree nevralgiche, perquisizioni domiciliari presso soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e alla sorveglianza speciale.

Particolare attenzione è stata riservata ai controlli su sale gioco e scommesse, nonché circoli ricreativi. In campo una squadra specializzata della Polizia Amministrativa e Sociale che ha riscontrato anomalie su apparecchi elettronici perché non collegati al circuito ufficiale dei Monopoli di Stato. Sono state pertanto elevate sanzioni amministrative per circa 4.000 euro e sequestrati i relativi apparecchi elettronici irregolari.

 

 

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