scaravaggiLettera aperta a tutela dei diritti dei disabili della coordinatrice provinciale di Messina del Movimento Italiano Disabili: <<Vergognoso è il silenzio dell’amministrazione comunale sulle procedure da seguire e da attuare per rendere fruibile l’esercizio del voto alla platea dei disabili della città. Nello specifico le procedure citate discendono dalla normativa dettata dall’art.1 del d.l. 3 gennaio 2006 n.1, convertito nella legge del 27 gennaio del 2006 n.22, così come modificato dalla legge 7 maggio 2009, n. 26, che prescrive i criteri di ammissione al voto domiciliare per i disabili impediti a recarsi presso i seggi elettorali. Il voto presso il domicilio dell’abitazione del disabile è un diritto consentito a coloro che, recandosi presso le Asl provinciali, ottengono apposita certificazione autorizzativa allo scopo appena indicato o per essere accompagnati da colui appositamente indicato presso il seggio elettorale. La presente normativa, che disciplina il diritto/dovere al voto dei disabili, in questa città non è stata presa nella dovuta considerazione e risulta grave agli occhi della responsabile coordinatrice provinciale del MID (Movimento Italiano Disabili), Sabina Scaravaggi, la quale stigmatizza la mancanza di sufficiente informazione e l’indecoroso trattamento riservato ai disabili messinesi.

La Regione siciliana con circolare dell’8 maggio 2018, inviata alle 9 prefetture dell’isola e per il tramite di queste a tutti i Comuni in cui si terranno le amministrative, ricordava la normativa da applicare per la domiciliazione del voto ed impegnava proprio i Comuni a provvedere a rendere pubblica la data di scadenza (21 maggio 2018) della presentazione delle richieste di voto a domicilio, invito che, a quanto pare, è rimasto disatteso da chi di competenza.

Nelle more del risultato elettorale, la città e la società civile dovrebbero in tutte le loro componenti, soprattutto quelle istituzionali, rappresentare un luogo di garanzia e tutela a salvaguardia proprio della fasce più deboli e dei pazienti più fragili di cui la nostra Costituzione e le normative che ne discendono, non possono solo rappresentare un ideale prefetto per poi scadere nella pura e mera demagogia.

I messinesi che convivono con una situazione di disabilità, per via della scadenza dei termini previsti dalla normativa e dalla citata nota regionale, resteranno costretti nelle proprie abitazioni, inchiodati alle proprie sedie a rotelle, perché la dovuta divulgazione capillare sul territorio da parte degli organi competenti non è stata effettuata. In qualità di coordinatrice del MID, voglio rammentare l’obbligo morale, ancor prima del dettato legislativo, all’attuale amministrazione comunale, la quale avrebbe dovuto fare molto di più per le migliaia di infermi, cittadini messinesi. Questo lassismo è inconcepibile per una società civile.

In questi giorni ho raccolto il disappunto, la rabbia e la frustrazione manifestata al Movimento da moltissime persone, le quali, tra l’altro, lamentano in molti casi l’inaccessibilità ai seggi elettorali, per la presenza di barriere architettoniche mai eliminate. La presente lettera aperta ha lo scopo di rivendicare il diritto ad avere una puntuale e corretta informazione, per rispondere alla sensibilità ed alla missione della buona politica, che non deve conoscere bandiere, colori, schieramenti e frammentazioni dinnanzi alla necessità e al dovere di garantire il diritto del voto e ancor di più il diritto della persona umana. Sarà cura della scrivente e del MID porre in essere ogni strategia e ogni interlocuzione utile per creare le necessarie condizioni per garantire il diritto pieno di cittadinanza rispetto al sentimento di abbandono e di emarginazione ulteriormente inflitto dalla politica e dalla società civile.>>

 

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