ColtelloAlle ore 13.30 circa di sabato 04 luglio 2015, giungeva al Pronto Soccorso dell’Ospedale Policlinico di Messina un trentacinquenne che presentava una ferita da arma da taglio, cosa di cui veniva tempestivamente informata la Centrale Operativa dei Carabinieri. Immediatamente, i carabinieri della Compagnia di Messina Sud si recavano sul posto ed apprendevano che il giovane ferito era Calabrò Maurizio, messinese classe 1979, pregiudicato, il quale era stato colpito da due coltellate al torace, di cui una andata gravemente a segno, penetrando per una profondità di circa 10 cm tra due costole ed andando a perforare un polmone, a pochi centimetri dal cuore. Le indagini si sono subito estese al villaggio Bordonaro, zona solitamente frequentata dal malcapitato, dove i militari di Nucleo Operativo e Stazione Gazzi riuscivano ad appurare che il ferimento aveva avuto luogo poco prima, presso una nota barberia del luogo. Sentiti i presenti, si riusciva subito a ricostruire la dinamica dei fatti, mentre la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, di cui il locale è dotato, consentiva di identificare con certezza l’aggressore, che dopo l’accoltellamento si era dato alla fuga con la sua moto. Da quel momento scattava una serrata caccia all’uomo, rintracciato dopo pochissimo tempo a casa di alcuni parenti nel quartiere di Camaro. Si tratta di N. F., messinese classe 1987, impiegato presso una ditta di spedizioni ed incensurato. Il ragazzo, che quando è stato trovato indossava ancora i vestiti immortalati dai video acquisiti dai carabinieri, si mostrava – senza alcun indugio – collaborativo. Infatti, resosi conto della gravità di quanto fatto, non opponeva alcuna resistenza agli operanti, ai quali consegnava spontaneamente l’arma utilizzata per il ferimento (un coltello a scatto, con la lama della lunghezza di dieci centimetri), ammettendo di essere l’autore del gesto criminoso. Accompagnato presso la caserma della Compagnia di Messina Sud, dove è stato tratto in arresto per tentato omicidio, il giovane chiariva i motivi dell’accaduto: una lite scaturita da vecchi rancori, legati a motivi sentimentali, scoppiata tra i due all’interno del negozio del barbiere, dove per una casuale e sfortunata coincidenza si erano trovati contemporaneamente per un taglio di capelli. Concluse le formalità di rito, l’arrestato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il ferito, sottoposto nel pomeriggio ad intervento chirurgico d’urgenza per l’inserzione di drenaggio intercostale e la sutura della lacerazione alla parete toracica, non è in pericolo di vita e rimane ricoverato in prognosi riservata.

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