carabinieri cotroneiContinua l’attività di controllo e repressione dei reati ambientali nel territorio della Provincia di Reggio Calabria, operata dai Carabinieri Forestali del neo istituito Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare (CUTFAA).

Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Melito di Porto Salvo, coordinato dal Gruppo Carabinieri di Reggio Calabria, ha sequestrato in località Chianca nel territorio del Comune di Melito di Porto Salvo, la discarica comunale di rifiuti solidi urbani dismessa da anni, dalla quale fuoriuscivano, in modo incontrollato, i liquami di percolazione che, spandendosi nei terreni agricoli circostanti, confluivano poi nel torrente Arcina. L’indagine ha subito messo in luce tutta una serie di problematiche relative alla gestione della discarica, in uso dal comune di Melito di Porto Salvo dal 1991 al 1999, relativamente alla gestione del percolato, ovvero i liquami, fortemente inquinanti, che si formano prevalentemente per la decomposizione della frazione organica dei rifiuti soliti urbani. Dagli accertamenti eseguiti è risultato che la discarica, di recente, era stata anche interessata da un movimento franoso dei terreni sovrastanti il che, oltre ad aver provocato il danneggiamento della rete di scolo e raccolta del percolato, fa sorgere non pochi interrogativi sulla idoneità del sito per l’allocazione della discarica stessa. I sopralluoghi effettuati dai vertici della Protezione Civile della Regione Calabria e dai tecnici dell’Agenzia Regionale per L’Ambiente (ArpaCal), congiuntamente con i tecnici del Comune interessato, hanno inoltre evidenziato la presenza di una vasca di raccolta del percolato ormai piena e quindi non più in grado di contenere il liquame via via prodotto che, per come prescrive la vigente normativa, deve essere opportunamente raccolto, trattato e smaltito in impianti autorizzati.

Considerata la situazione, i militari intervenuti hanno posto sotto sequestro penale l’intera area, per un’estensione pari a circa due ettari complessivi, lasciando la facoltà d’uso per le sole operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Il sequestro è stato già convalidato dalla competente Autorità giudiziaria. Nell’attesa dei risultati delle analisi su natura e pericolosità dei reflui, il Comune di Melito di Porto Salvo ha disposto il divieto assoluto di coltivazione, pascolo e di qualsiasi altro utilizzo agronomico dei terreni interessato dallo sversamento, nonché la realizzazione, in somma urgenza, delle opere necessarie per canalizzare e raccogliere il percolato.

Le indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria vaglieranno, attraverso l’analisi della corposa documentazione sequestrata, eventuali responsabilità penali ai sensi del testo unico sull’ambiente.

Per la difesa dell’ambiente e della salute pubblica, si esortano tutti i cittadini a voler segnalare ogni situazione di potenziale pericolo al numero di emergenza ambientale 1515.

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