loc_le_nuvoleCosa può accadere ad una società incapace di insegnare valori stabili ai giovani? Che accade se le nuove generazioni danno importanza soltanto a ciò che è effimero e vogliono primeggiare in tutto, evitando guai e responsabilità? Piace pensare che il poeta comico Aristofane, quando riscrisse “Le Nuvole” nel 423 a. C., si sia posto questi problemi, senza voler risolvere la sua ispirazione unicamente nella satira contro l’intellettualismo astruso e sofistico, che egli individuava come male del suo tempo.

Ed è in questa chiave di lettura, di cui il Dirigente Scolastico prof.ssa Giovanna Maria Autelitano riconosce l’alto valore educativo, che “Il Gruppo Teatro” dell’IIS “Oliveti- Panetta” ci presenta quest’anno il classico aristofanesco.

Alunni e docenti, coinvolti nel progetto, hanno accettato una vera e propria sfida: riuscire a rendere attuale nel linguaggio e nella messa in scena un’opera che i secoli sembrano aver reso molto distante dal mondo contemporaneo.

Da questa sfida è nato un adattamento teatrale che gioca intenzionalmente a sovrapporre i piani temporali tra antichità classica e società contemporanea. Tutto ciò non solo nel linguaggio adottato, moderno e garbatamente ironico, ma anche nella scelta di una scenografia ariosa e dinamica, che cita e rilegge l’estetica classica nella sua essenzialità.

Grandi l’emozione e la soddisfazione degli insegnanti coinvolti nel progetto: la prof.ssa Licciardello, che si è occupata dell’adattamento teatrale e della preparazione degli alunni- attori; la prof.ssa Sgambelluri, che ha coordinato il lavoro di gruppo; i docenti Daniele, Massara e Papandrea a cui è spettato l’arduo compito di ideare scenografie e costumi attinenti alla rivisitazione dell’opera.

Il frutto di questo impegno, che è stato anche un lavoro di ricerca svolto sinergicamente da un team di docenti di diverso indirizzo, ma di intenti comuni, andrà in scena domenica 4 giugno 2017 alle 20.30, presso il Palazzo della Cultura di Locri.

Si auspica che la chiave di lettura proposta riesca nell’intento di far divertire invitando alla riflessione, nel pieno rispetto dello spirito di Aristofane.

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