giorgio napolitano si congedaCaro Tito, in questo periodo si parla tanto delle elezioni del nuovo Presidente della Repubblica, dopo le annunciate dimissioni che il Presidente Giorgio Napolitano dovrebbe formalizzare entro questo mese di gennaio 2015. Quando venne elaborata e proclamata la Costituzione della Repubblica Italiana (1946-1948) il clima sociale e politico era troppo particolare, dal momento che l’Italia era appena uscita dal ventennio fascista e da una guerra disastrosa.

In tale frangente poteva essere logico, quindi, dare ampio potere decisionale ai partiti che, in pratica, con la Resistenza avevano contribuito notevolmente a porre termine alla dittatura mussoliniana ed avevano scelto un metodo democratico per le Istituzioni. Logico e conseguenziale poteva essere pure fare eleggere il Presidente della Repubblica dalle Camere riunite in seduta congiunta (Deputati e Senatori), scegliendo tra gli stessi politici-parlamentari, ovvero tra coloro che si erano maggiormente impegnati a liberare la nazione fondando un nuovo tipo di Stato, non più monarchico ma repubblicano.

Roma Palazzo del Quirinale
Palazzo del Quirinale a Roma

Ai tempi della Costituente e delle iniziali legislature della cosiddetta Prima Repubblica non c’erano ancora i movimenti della “società civile”, cioè la mobilitazione della gente comune, la quale (con o contro i partiti e i sindacati) cercava di farsi sentire con manifestazioni varie, referendum abrogativi o propositivi e quanto altro era ritenuto utile a far sentire la voce dei cittadini, rivendicando spesso diritti e doveri calpestati dalla “partitocrazia”.

Possiamo ben dire che, fino alle contestazioni del 1968-1977, le manifestazioni anti-governative, rivendicative o progressiste erano (più o meno o in larga parte) manovrate da partiti e sindacati (a volte anche dalla Chiesa cattolica).

uomo punto interrogativo

Poi, piano piano, la gente comune (detta “società civile” per distinguerla, appunto, dalla società politico-sindacale-religiosa) ha preso sempre più consapevolezza ed ha cominciato ad agitarsi, producendo dimostrazioni in proprio, seri ed innovativi documenti programmatici per la riforma dello Stato e tutta una serie di atteggiamenti (generalmente laici) che mettevano in discussione o rifiutavano talune decisioni politiche o governative. Per denigrare tale “società civile” la si è spesso accusata di fomentare o di rappresentare l’anti-politica, specialmente dopo le dure prese di posizione della gente comune contro l’enorme corruzione evidenziata dalle vicende giudiziarie note come “Mani Pulite” a séguito delle quali fu decimata un’intera classe politica e taluni partiti (come la Democrazia Cristiana o il Partito Socialista di Craxi) scomparvero addirittura dalla scena pubblica (almeno come nome ed apparati).

Sandro-Pertini
Sandro Pertini – Ex Presidente della Repubblica

Fu spesso intaccata persino la più alta carica dello Stato e taluni Presidenti della Repubblica non vennero percepiti come al di sopra di ogni sospetto. Ad esempio, Giovanni Leone (1908-2001) dovette addirittura dimettersi il 15 giugno 1978 prima della scadenza del suo mandato settennale e su Francesco Cossiga (1928-2010) tuttora si discute. Fatta eccezione per Sandro Pertini (1896-1990), quasi tutti i Presidenti della Repubblica Italiana hanno subìto processi giornalistici per sospetti vari e non hanno dato comunque piena prova di limpida integrità come pretende il loro ruolo istituzionale. Non ultimo l’attuale Presidente Napolitano (da alcuni chiamato “Re Giorgio” per veri o presunti modi di agire monocratici o monarchici), il quale viene ancora sfiorato dai dubbi, specialmente sulla trattativa Stato-mafia.

 francesco cossiga ex pres. repubblica

Francesco Cossiga – Ex Presidente della Repubblica

Da più parti della “società civile” (che purtroppo non ha ancora un leader carismatico ed efficace ed un’adeguata organizzazione e strategia) si propone di fare eleggere a suffragio universale il Capo dello Stato, strappandolo al monopolio partitocratico. Come controcanto alcuni partiti vorrebbero sì fare eleggere il Presidente della Repubblica dal popolo ma per realizzare un regime istituzionale ancora più restrittivo (ritenuto più efficiente) detto “Presidenzialismo” (cioè tale figura dovrebbe essere contemporaneamente Capo dello Stato e Capo del Governo) … però appaiono oggettivamente eccessivi entrambi i poteri concentrati in una unica persona, oltretutto senza i necessari contrappesi istituzionali. Tale “decisionismo” piace a quei politici (persone e partiti) che ritengono assai fastidioso e troppo lento il metodo democratico e concepiscono minori diritti al popolo col pretesto della maggiore competitività economica con i popoli più organizzati, più disciplinati e produttivi.

slogan societa_ civile
Slogan

Personalmente condivido il progetto di coloro i quali avanzano la proposta di fare eleggere il Presidente della Repubblica direttamente dal popolo, a suffragio universale, ed unicamente come espressone della “società civile” dal momento che il Capo del Governo (a parte l’esperienza del prof. Mario Monti, comunque già senatore a vita e quindi “parlamentare” a tutti gli effetti) è sempre stato eletto tra i parlamentari o tra i politici interni ai partiti (infatti, l’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi è segretario del PD, quindi un politico anche se non è parlamentare, ma già sindaco e presidente di provincia). Sarebbe perciò, utile ed opportuno che almeno il capo dello Stato (che è figura neutrale e garante di tutti i cittadini e di tutte le istituzioni) sia scelto tra quei cittadini che non appartengono ad apparati politico-sindacali e che dimostrino con i fatti e con i documenti di non avere tessere di partiti, di sindacati o di altre corporazioni e di non aver mai svolto compiti o ruoli politici ed amministrativi (cioè che non siano stati in “quota” a questo o a quel partito o sindacato nella spartizione delle poltrone). Insomma il candidato alla Presidenza della Repubblica scelto dalla società civile non deve appartenere né mai essere appartenuto al sistema politico-sindacale o di altra associazione tendenziosa, bensì unicamente e limpidamente alla “società civile”.

camera dei deputati inseduta comune per elezione pres. rep.
Camera dei Deputati

Eleggere il capo dello Stato come espressione della “società civile” può apparire oggi una vera e propria utopia … sarà però questa la strada obbligata per cominciare a pacificare gli animi e i settori sociali che concorrono o dovrebbero concorrere lealmente alla più utile vita della nostra nazione. E non è escluso che non si giunga prima o poi … dipende dalla forza e dalla tenacia della “società civile” la quale dovrebbe meglio organizzarsi in una struttura pienamente operativa sensibilizzando capillarmente gli italiani, specialmente quelli più onesti che sorreggono il maggior peso delle spese per far funzionare lo Stato (compreso gli apparati, spesso parassitari, ad esso collegati).

Giovanni Leone ex presidente repubblica
Giovanni Leone – Ex Presidente della Repubblica

D’altra parte, l’articolo 84 (primo comma) della nostra Costituzione recita: “Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto i cinquant’anni di età e goda dei diritti civili e politici”. Perché finora la più alta carica dello Stato, quella della massima garanzia istituzionale, è stata monopolizzata ed occupata unicamente da politici-parlamentari?… Ci sarà in tutta Italia una persona /(donna o uomo) degna di diventare Presidente della Repubblica?!… I politici sono malvisti pure perché occupano proprio tutti gli spazi di partecipazione, soffocando la democrazia!… E forse pochi sanno che, in teoria, anche il Papa potrebbe essere eletto non soltanto tra il “popolo di Dio” ma persino fuori dalla Chiesa, dal momento che (sempre teoricamente e a motivo di fede) dovrebbe essere lo Spirito Santo ad illuminare i cardinali elettori su una figura capace di essere il Pontefice Massimo.

Celestinus_quintus

La realtà è purtroppo ben diversa ed è legata ai compromessi della e con la Curia vaticana. Pare che finora un solo Papa sia stato eletto fuori da tale logica politico-cardinalizia, un semplice monaco penitente.

E’ stato quel Celestino Quinto (papa dal 29 agosto al 13 dicembre 1294) il quale non ha retto all’impatto vaticano e si è dimesso dopo appena tre mesi e mezzo!

premio-societa-civile-legalita-locandina

Il nostro potere repubblicano non sarà mai veramente democratico e dalla parte della gente se almeno il ruolo del Capo dello Stato non sia riservato a persone che non appartengano già ad apparati politici-amministrativi o ad essi collegati. Inoltre, dopo quasi 70 anni di stabile occupazione del Quirinale da parte di politici di lungo corso, ritengo che sia giunto il momento di eleggere, comunque già da adesso in Parlamento una donna, auspicabilmente scelta tra quelle appartenenti alla società civile e non alla più classica ed imperante “classe dirigente”. Possibile che l’Italia non abbia una donna degna di questo ruolo?… E’ quindi tempo di coraggio e di vera trasparenza. I partiti hanno già troppi poteri in un contesto istituzionale capillare sia centrale che periferico, condizionando pesantemente persino il rilascio di una licenza edilizia che dovrebbe essere compito prettamente tecnico. Nella elezione del Capo dello Stato si giocherà ancora una volta la credibilità democratica ed istituzionale delle forze politiche presenti in Parlamento e sul territorio. Se non daranno adeguato spazio rappresentativo alla “società civile” (ai sensi della attuale Costituzione o anche cambiando la stessa Costituzione “vecchia” di quasi 70 anni), i partiti scaveranno ancora di più il fossato che li separa dalla gente fino ad un punto di non ritorno. I politici dovrebbero amministrare bene un Paese, non “usurpare” sacri diritti costituzionali, specialmente dopo aver dato dimostrazione antica, consolidata e continuata di avere ampie falle di corruzione centrale e periferica certamente non degne di una società veramente civile.

Cordiali saluti, Domenico Lanciano. (Lunedì 12 gennaio 2015)

Domenico Lanciano Giornalista
Domenico Lanciano Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *