FOTO ANTONIO RUSSO - stilista di Roccella Jonica 1937-2010Caro Tito, da quando ti scrivo queste lettere ho sempre pensato di dedicarne una ad Antonio Russo, maestro-sarto e stilista, che per decenni ha organizzato uno strepitoso defilé di alta moda sartoriale, anche come fondatore e presidente dell’A.I.S. – Associazione Interregionale Sarti. Nel tentativo di rintracciarlo, ho chiesto notizie del maestro Russo al suo concittadino e mio amico di lunga data l’artista Angelo Laganà (che conosci perché ne ho trattato più volte in questa rubrica). L’amico Angelo mi ha purtroppo detto che il maestro Russo era deceduto da tempo. Così l’ho pregato di rintracciare i figli cui comunicare il mio desiderio di scrivere un omaggio per l’indimenticato ed indimenticabile Maestro che tanto ha dato non soltanto a Roccella Jonica e alla Calabria, ma pure al resto d’Italia e persino oltre.

Antonio Russo ed Enrica Bonaccorti
Antonio Russo ed Enrica Bonaccorti

Per farti capire quanto sia grande e significativo questo personaggio, ti dico che socialmente è stato un carismatico precursore in Calabria e dintorni nel campo della valorizzazione della moda sartoriale e che a livelli umani è stato per me una delle persone che più ho ammirato e stimato in tutta la mia vita. E’ stato talmente importante per la nostra regione che avrei voluto assegnagli da vivo il premio “Gigante della Calabria” alla carriera, come massimo riconoscimento che la mia associazione “Università delle Generazioni” assegna alle personalità e ai personaggi che più di tutti hanno dato al nostro Popolo con l’intensità della loro vita! Vorrà dire che farò recapitare ai figli la pergamena di un Premio alla memoria, un premio che per norma e regola assegniamo sempre quando i premiati sono in vita, poiché è sempre meglio mostrare riconoscenza e gratitudine da vivi piuttosto che da morti, commemorando. Per Russo facciamo una dovuta eccezione. Qui di sèguito ti voglio dare, pure come motivazione del Premio, il mio affettuoso ricordo personale e la mia testimonianza sociale.

sfilata alta moda femminile roccella jonica
Sfilata di alta moda femminile a Roccella Jonica (Rc)

Fin dai primi anni sessanta nella mia natìa Badolato Marina c’era Giuseppe Martelli, un simpatico sarto di Monasterace ammogliato con una badolatese. Confezionava mirabilmente abiti da uomo che un mio parente, Raffaele Lanciano (meglio conosciuto come il primo tecnico riparatore di apparecchi radio-televisivi per tutta l’interzona), indossava assai elegantemente nelle sfilate di moda sartoriale al Lido “La Calura” di Roccella Jonica in una sempre sfavillante serata del mese di agosto, fin dalla prima edizione del 1971. Alla quinta edizione del 1975, Martelli invitò pure me ad assistere a tale evento che portava a Roccella sarti, indossatori e indossatrici, personaggi della moda e dello spettacolo, nonché giornalisti da ogni parte d’Italia. Fu per me (che allora avevo 25 anni) un’esperienza esaltante, anche perché ho avuto la possibilità di interloquire, tra gli altri, con un mito di quei tempi, il maestro Angelo Litrico, il sarto siciliano che a Roma vestiva i più famosi personaggi pubblici italiani ed anche esteri. Ebbi modo di capire che l’arte sartoriale era, in gran parte, un vanto del Sud Italia, esportato anche tramite l’emigrazione in ogni parte del mondo, specialmente nelle Americhe e in Europa. Dunque, la manifestazione sartoriale jonica era la diretta conseguenza di piccoli-grandi artigiani e artisti che nei nostri piccoli e grandi paesi cercavano di creare vera “arte da indossare” su misura a ciascuno di noi, resistendo alle confezioni industriali standardizzate. Arte sartoriale personalizzata come rispetto e valorizzazione delle caratteristiche e delle diversità psico-fisiche di ognuno di noi (cosa che non può fare il confezionamento di massa).

ANTONIO RUSSO e presentatori sfilata moda Roccella Jonica

I miei studi universitari e il ribollire sociale di quegli anni giovanili mi portavano lontano dalla Calabria e, quindi, non mi permisero di apprezzare ulteriormente lo sforzo che faceva il maestro Russo a Roccella, variamente collaborato da altri suoi colleghi dell’associazione che aveva fondato per valorizzare l’arte sartoriale in tempi difficili pure per l’evidente declino causato dal sempre più progressivo uso dei prodotti tessili di massa persino nei nostri paesi che vantavano tutti una grande tradizione sartoriale artigianale. Ma nell’estate 1982 mi venne l’idea di proporre al maestro di invitare una sarta di Malta, che ho cercato apposta e che ho poi conosciuta tramite il mio fraterno amico Nazzareno Audino (che in quell’amenissima isola era andato per scelta matrimoniale): lo scopo era quello di allargare l’annuale defilé di moda a sarti dei Paesi del resto del Mediterraneo, trasformandolo in un evento internazionale e caratterizzandolo proprio come “mediterraneo” dal momento che la nostra è una cultura prettamente mediterranea. Il maestro Russo ogni anno doveva fare i salti mortali, il possibile e l’impossibile per acquisire da enti pubblici e sponsor privati i mezzi finanziari per poter realizzare, in piena dignità economica e splendore artistico, il defilé con gli utili e necessari contorni socio-culturali e promozionali tipici di ogni grande evento… ma accettò con entusiasmo la mia proposta e mi diede tutto l’appoggio logistico ed economico per far partecipare la giovanissima ma vibrante e bella sarta maltese, assai lieta di partecipare da protagonista in una manifestazione che, proprio per lei, diventava internazionale per la prima volta!

sfilata moda femminile roccella jonica
Sfilata di alta moda femminile a Roccella Jonica (Rc)

Così, per impostare la manifestazione con lungimiranza mediterranea e per aiutare l’associazione sartoriale di Russo a realizzare al meglio l’edizione del 1982, passai parecchi giorni a Roccella, a stretto contatto con il mondo creato dal maestro-presidente di cui ho potuto ammirare le formidabili doti umane, organizzative ed artistiche, nonché la bontà e la efficace comunicativa, in definitiva il genio e l’artista, purtroppo non sempre compreso nella sua stessa Roccella e in àmbiti istituzionali (provinciali e regionali) per il davvero grande evento che annualmente preparava e che avrebbe potuto crescere a dismisura se solo avesse potuto avere una mano di aiuto. Roccella avrebbe potuto davvero essere “la capitale della moda sartoriale del Mediterraneo” (e con gli anni anche euro-mediterranea e, perché no?, addirittura globale, visto il fenomenale crescendo dei risultati pluridimensionali che Russo riusciva ad ottenere con la sua grande passione e determinazione) … ma i nostri paesi, tanto pieni di potenzialità e di persone volenterose e lungimiranti, perdono sempre il treno delle grandi occasioni. Antonio Russo (che bisogna considerare, a tutti gli effetti ed affetti, importante personaggio storico calabrese, un eroe della qualità) era troppo amareggiato per questo!

un momento della premiazione roccella jonica
Un momento della premiazione.

Purtroppo, io stesso (pur dopo tantissimi esempi di realizzazioni che avrebbero potuto fare crescere e significare la nostra costa jonica – ricorda, ad esempio, le mie lettere 8-9-10 sul tentativo di Consorzio Turistico “Riviera degli Angeli” del 1971-72 – e dopo i miei studi universitari tutti dedicati alla Calabria e al Sud) mi ritrovai a lasciare – esule – Badolato per le montagne del piccolo Molise, dove il 27 settembre 1982 (un mese dopo il defilé “mediterraneo” di Roccella) ho acceso il vincolo matrimoniale con una ragazza di Agnone, conosciuta due anni prima. Uno dei più forti dispiaceri, nel dover lasciare il mio amatissimo mare Jonio, fu proprio l’impossibilità di poter continuare il progetto mediterraneo che il maestro Russo (nato a Bivongi RC il 3 aprile 1937 e deceduto il 27 gennaio 2010 a Roccella Jonica) aveva bene accolto, sensibile e lungimirante come Egli era.

Personalmente credo nella teoria della “compensazione”. Così il maestro Russo ha avuto, comunque tantissime soddisfazioni ed anche dei seguàci, come ad esempio, Felice De Damiani, un maestro-sarto-stilista di Bari il quale, dopo aver partecipato ad un evento sartoriale di Roccella, ha costituito nel 2003 l’ASIM – Associazione Sartoriale Interregionale Mediterranea (www.asimonline.net) che presiede ancora, pur tra tanti ostacoli come purtroppo è prassi in Italia per chiunque sia intraprendente, voglia perseverare nella qualità e restare equidistante dai poteri forti (politici, economici o religiosi che siano). Recentemente ho contattato telefonicamente De Damiani e, insieme, abbiamo celebrato Antonio Russo.

una premiazione sfilata di moda roccella jonica
Premiazione alla sfilata di moda a Roccella Jonica(Rc)

Due curiosità. Il paese dell’allora mia fidanzata, poi diventata mia moglie, è Agnone da cui dista appena 18 km Capracotta, uno dei paesi più alti d’Italia (1420 mslm), dove la lunga e forte tradizione sartoriale ha prodotto personaggi di grande profilo artistico anche internazionale come, ad esempio, Sebastiano Di Rienzo. Al defilè di Roccella partecipavano due sarti di Capracotta con i quali tenevo i contatti per conto del maestro Russo. Infine, l’ultimo bel ricordo che ho di Antonio Russo è legato alla mia spola che ho tenuto tra Badolato ed Agnone tra il 1985 e il 1988 a motivo delle precarie condizioni di salute di mia madre. In una di queste volte che ho preso il treno della sera Roccella-Roma per scendere a Napoli dove avrei dovuto prendere l’autobus per Agnone, mentre mi avviavo verso l’uscita della stazione napoletana mi sono sentito chiamare: era il maestro Russo, il quale abbassando il finestrino del suo scompartimento mi aveva intravisto. Avevamo viaggiato sulla stessa carrozza (lui salito a Roccella ed io a Badolato). Peccato non aver avuto l’occasione di sedere vicini. Mentre andavo, ci siamo salutati assai cordialmente come sempre. Si recava a Roma per cominciare ad organizzare il defilè dell’estate seguente. Chissà che adesso non stia organizzando una sfilata di Angeli! Saluti e baci, Domenico Lanciano. Pubblicato il: 23 settembre 2014 @ 22:48

Domenico Lanciano Giornalista
Domenico Lanciano Giornalista

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