davCaro Tito, come ti ho accennato nella “Lettera n. 195”, la mattina del 2 novembre io e mia moglie siamo andati a trovare Antonio e Gloria Di Sacco, i due simpaticissimi e toscanissimi coniugi di Pisa conosciuti all’Hotel Terme Venezia di Abano. Ci avevano più volte invitati a provare la bellissima esperienza di girare in carrozza una significativa parte della grande Tenuta di San Rossore, realizzata dai Medici verso la metà del 1500, appartenuta ai vari sovrani del Granducato di Toscana e poi passata allo Stato unitario italiano nel 1861 e goduta prima dai Savoia e poi dai Presidenti della Repubblica fino a quando Oscar Luigi Scalfaro l’ha ceduta alla Regione Toscana con legge n. 87 dell’08 aprile 1999, diventando Parco Regionale il quale, estendendo le sue pertinenze fino all’Area Marina Protetta Secche della Meloria, è stato insignito del “Diploma europeo delle aree protette” nel 2005.

una-veduta-aerea-di-san-rossoreTale Tenuta costeggia il mare Tirreno e si estende da Livorno – Pisa fino a Viareggio (Lucca) per circa 45 chilometri. Consiste in ben 23.115 ettari adibiti a foresta e boschi con vari animali selvatici, terreni agricoli e per allevamenti di animali domestici, ma anche di “dromedari” presenti fin dal 1622 come supporto alle varie esigenze di trasporto e di lavoro. Flora e fauna sono tipiche delle coste del Mediterraneo, ma i vari sovrani succedutisi dall’epoca medicea fino all’odierna gestione regionale hanno incrementato e variegato sia l’una che l’altra tanto che, adesso, questo Parco Naturale “Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli” (attraversato dai fiumi Arno e Serchio, da fiumare e suggestivi canali) è una delle più importanti riserve protette della biodiversità in tutta Europa e studiata pure da alcune Università. C’è anche un lago (Massaciuccoli), suddiviso tra le province di Pisa e di Lucca.

centro-visite-san-rossoreLa Tenuta gode di un clima molto mite ed adatto anche allo svernamento dei più pregiati cavalli di razza e da corsa, provenienti da vari Stati del mondo (specialmente centro-nord Europa e Paesi arabi). All’interno del Parco c’è pure un glorioso ippodromo e tutto attorno (come è ovvio) si sono parecchi centri ed allevamenti equestri. Possiamo ben dire che i cavalli sono i veri protagonisti dei 23.115 ettari della Riserva, ma anche le pecore e le mucche da latte e da carne caratterizzano questa immensa area protetta.

Il Parco così esteso ha 4 “Centri Visite”: Porta del Parco in Quiesa (Lucca), San Rossore (Pisa), Villa Borbone in Torre del Lago (Lucca), Oasi Lipu di Massaciuccoli (Lucca). San Rossore è il cuore della storica Tenuta (www.parcosanrossore.org – parco@sanrossore.toscana.it tel. 050-539111) e l’ ingresso principale è quello della Sterpaia (alla periferia di Pisa città). Qui, il grande, caratteristico ed elegante caseggiato (già adibito nel corso dei secoli alle abitazioni dei lavoratori di quella parte della Tenuta) è stato trasformato in hotel-ristorante a tre stelle (www.casalelasterpaia.com – sterpaia@paimturismo.it – tel. 050-532395), mentre a pochi metri da tale struttura c’è la sua Foresteria (Ostello) che ha circa 60 letti generalmente utilizzati da comitive di scolaresche o di turisti (in pratica l’equivalente della capienza di un pullman moderno).

sdrInviterei i dirigenti scolastici, i professori e gli studenti (ma anche altre comunità, enti, parrocchie, associazioni, gruppi sportivi, Cral, ecc.) che ci leggono di considerare seriamente una gita a San Rossore e, in particolare, ad effettuare la visita in carrozza, con la divertentissima e saggia guida di Antonio Di Sacco, del figlio Federico o dei loro collaboratori, i quali sono assai bravi a descrivere metro dopo metro ciò che si vede, ma anche a svelare segreti sulla vita e sugli amori dei vari sovrani ed ospiti della famosa Tenuta.

Pochi sanno, ad esempio, che le terribili e nefaste “Leggi razziali” furono controfirmate da re Vittorio Emanuele III il 5 settembre 1938 proprio nella Villa reale di Gombo dentro la vasta Tenuta di San Rossore. In tale Villa dovrebbe sorgere presto un Centro Studi sulla Storia (anche della Shoah) e sulla sua divulgazione scientifica.

Altro esempio che potrebbe interessare le Scuole. Nella Tenuta di San Rossore il grande “vate” Gabriele D’Annunzio ha scritto buona parte dell’Alcyone, raccolta di 88 liriche (tra cui le famosissime “La pioggia nel pineto” e “Pastori”) pubblicata nel 1903. Tra questi boschi e sulla spiaggia si intratteneva spesso con le sue numerose amanti, tra cui la grande attrice Eleonora Duse e la bellissima marchesa Alessandra di Rudinì.

davMa, soprattutto, la guida descriverà la storia e l’evoluzione della flora e degli animali selvatici che si vedranno dalla carrozza (cinghiali, daini, caprioli, volpi, ecc.) fino alla spiaggia con la vegetazione tipica delle dune mediterranee da cui proviene l’originale “Miele di spiaggia” disponibile (assieme a tanti altri prodotti tipici della Tenuta) nelle apposite rivendite del Parco, dove si possono degustare le genuinità prodotte in forma biologica in questi assai particolari 23.115 ettari ma anche nel territorio toscano circostante.

Per contattare il servizio di “San Rossore in Carrozza” (www.sanrossoreincarrozza.it) questi sono i recapiti più diretti con gli stessi gestori e guide: Antonio Di Sacco tel. 335-7113793 e Federico Di Sacco 330-206235 (info@sanrossoreincarrozza.it – ufficio tel. 050-531910) sicuri di vivere (come l’abbiamo vissuta io e mia moglie) una esperienza bellissima, esaltante, istruttiva quanto memorabile. Grazie, Antonio! Grazie, Gloria!

Mi sembra giusto ed opportuno informarti che il centro equestre di Antonio Sacco e figlio si occupa pure di “Servizi per manifestazioni e spettacoli”, “Matrimoni in carrozza”, “Corsi di attacchi per adulti e bambini”, “Doma e addestramento di cavalli da attacchi” ma anche di “Pet Terapy” (zoo-terapia). Il termine “attacchi” si riferisce a un insieme di discipline sportive basate sulla guida di veicoli trainati da cavalli. Insomma, Antonio Di Sacco, professionista di lunghissima esperienza e pluripremiato anche a livello internazionale, e suo figlio Federico sono a disposizione di chiunque voglia fare esperienze equestri pure fuori dall’ordinario.

sdrPer scegliere, poi, i “pacchetti turistici e scolastici” è possibile rivolgersi pure alle agenzie di viaggi e, in particolare, alla www.top5viaggi.com (staff@top5viaggi.com) che gestisce pure il “Centro Visite” di San Rossore (visitsr@tin.it) tel. 050-530101 oppure 050-533755 (sito nelle Cascine Vecchie a 1,5 km dalla Sterpaia) offrendo tutta una vasta gamma di servizi per qualsiasi esigenza (oltre che “San Rossore in carrozza” pure prenotazioni hotel e tanto altro, tra cui visite a piedi, con i trenini, i battelli, le biciclette, le auto elettriche, i cavalli singoli, le ciclo-carrozzelle, i camper, ecc.). E, tramite tale agenzia, è possibile noleggiare pullman gran Turismo da 51 posti, visitare anche la vicina Pisa e il resto della Toscana oppure partecipare ad escursioni a tema e a laboratori ambientali, nonché ad altre esperienze personalizzate.

davInsomma, quella vasta striscia dell’ex-Tenuta Presidenziale (oggi Parco Regionale) rappresenta tutto un magico mondo da scoprire e da vivere ed io la consiglio ben volentieri a tutti, in particolare alle Scuole, ai Cral e a tutte le altre associazioni e comunità italiane ed estere che vogliono sperimentare un habitat unico in tutto il Mediterraneo, tra suggestioni ambientali, storiche e paesaggistiche di notevole importanza e valore, arricchite da ogni sorta di prodotti eno-gastronomici genuini ed evocativi di cinquecento anni di ottima e celebrata Tradizione!

mdePrima curiosità – Già parecchi anni fa (nel 2007) l’anziano ma giovanile, simpatico e signorile farmacista Vincenzo Bochicchio (nato a Potenza il primo gennaio 1923 e adesso residente in Vasto d’Abruzzo) mi parlava delle meraviglie di San Rossore che egli ragazzino, abitando a Pisa, era solito frequentare spesso con la famiglia (suo padre era magistrato). Infatti, durante una gita scolastica, la sua scolaresca dell’allora ginnasio (verso il 1937) incontrò la bella, gentile quanto sfortunata Principessa reale Mafalda di Savoia (Roma 19 novembre 1902 – Campo di concentramento nazista di Buchenwald 28 agosto 1944) figlia del re Vittorio Emanuele III e sposata al principe tedesco Filippo d’Assia-Kassel. Ella si fermò per salutare i giovanissimi studenti in visita. Di ognuno volle sapere il nome ed ognuno accarezzava delicatamente sul volto mentre gli parlava. Quella dolcissima, quasi materna, carezza commosse tanto l’adolescente Vincenzo Bochicchio che da allora si votò indissolubilmente alla Monarchia e monarchico si dice ancora oggi a quasi 95 anni!

davAnche noi, il 2 novembre, appena partiti con la carrozza verso l’interno del Parco, abbiamo visto due gruppi di piccoli alunni (sarà stata una prima classe elementare), con le loro insegnanti, accingersi a visitare la Tenuta. Erano tutti eccitati e con le loro manine ci hanno salutato a lungo e noi abbiamo salutato loro, sbracciandoci gioiosamente. E’ stata una lieta e significativa emozione pure questa!

Seconda curiosità – L’avvocato e storico catanzarese Giovanni Balletta (presidente dell’Associazione Culturale “Calabria Prima Italia”) da anni scrive articoli e tiene conferenze sulla possibilità di realizzare a Capo Sud in provincia di Reggio, in riva allo Stretto, una grande struttura adatta allo svernamento dei cavalli. Come dimostra la Tenuta di San Rossore, l’Italia più mite ed organizzata potrebbe godere di cospicui e significativi benefici economici e socio-culturali nonché turistici se riuscisse a concretizzare tale bella e preziosa idea-progetto.

matrimonio-in-carrozza-san-rossoreProbabilmente Balletta incontrerà presto Antonio Di Sacco nel suo centro equestre di “San Rossore in carrozza” per parlare di una sede di svernamento ippico a Capo Sud Calabria, magari gemellato con quello del celebre e antico Parco mediceo. Riserva forestale che, tra tanto altro, costituisce il più importante “polmone” di Pisa e di questa parte della Toscana del litorale marino che va da Livorno a Viareggio. Infatti, dentro alle foreste si respira un’aria veramente gradevole e certamente più salubre che altrove. Consiglio di andare bene equipaggiati (anche d’estate) poiché nei percorsi fittamente alberati potrebbe fare un po’ di fresco o freddo (a seconda della stagione). Infatti, Antonio Di Sacco ci ha dotati di efficaci “plaid” termici.

mappa-del-parco-di-san-rossore-pisa-lucca-livornoCaro Tito, consiglio pure a te di giungere a Pisa con tutta la famiglia (in aereo da Catania) per arricchirti della bellezza lussureggiante di San Rossore, magari visitandola in carrozza con alla guida il maestro equestre Antonio Di Sacco, il quale è insuperabile nella simpatia e nella cura dei particolari. La Tenuta è distante appena appena 6 minuti di taxi dall’Aeroporto pisano. Con il bus urbano costa un euro soltanto ed impiegheresti 18 minuti (linea 840). E se ti vuoi fare una passeggiata avrai davanti a te 45 minuti di passi-dieta! Basteranno 16 minuti per raggiungere Antonio Di Sacco in bicicletta. E, pensa, dalla Stazione delle Ferrovie dello Stato di Pisa Centrale, a piedi ci vogliono soltanto 15 minuti! Vai e poi raccontami!

In attesa della prossima lettera n. 201, ti ringrazio e ti saluto, sempre con grande cordialità!

Domenico Lanciano Azzurro Infinito, sabato 9 dicembre 2017 ore 09,06

 

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