compilazione cartella clinica (1)Caro Tito, mi vien voglia di chiedere scusa se tratto delle “Cartelle cliniche per tutti e per tutto” proprio adesso, in un momento in cui circolano nei multimedia globali immagini raccapriccianti dei drammi e delle tragedie che stanno vivendo i migranti in alcune parti d’Europa, del Mediterraneo e del mondo. Immagini che ci indignano e ci addolorano. Quando c’è una grande emergenza, come questa delle migrazioni afroasiatiche, sarebbe meglio che, se non si può agire ed intervenire direttamente, almeno l’attenzione di tutti noi fosse rivolta a lenire e a risolvere le sofferenze e i disagi, evitando umiliazioni e morti. Persino chi pensa di non poter fare niente di concreto può, invece, fare pressioni sulle Autorità preposte (vicine e lontane, periferiche e centrali, nazionali ed internazionali) con una telefonata, una mail, una semplice lettera postale o altro mezzo minimale d’intervento per far sentire la propria voce a favore delle maggiori necessità del momento. A volte uccide più l’indifferenza che la cattiveria ed il dolo. Intervenire è pur sempre un buon esercizio etico e civile, solidale e lungimirante.

albero_genealogico_tipoComunque sia, la vita continua e se continua deve continuare ancora meglio, organizzandola sempre di più in modo civile ed efficiente. Pure una “cartella clinica” può giovare alla qualità della vita individuale e sociale. Generalmente, siamo abituati a pensare che esista una sola cartella clinica, quella che viene compilata durante un ricovero ospedaliero e che poi, su richiesta, ci viene data in copia autenticata per gli usi consentiti. E sì, perché, a volte, la cartella clinica ha una utilità anche in contenziosi legali oltre che come promemoria e per fare la storia della nostra salute. La cartella clinica è un po’ come la “scatola nera” per alcuni mezzi di trasporto. Però, se andiamo dal dentista, è raro che questi ci dia la cartella clinica (con eventuali allegati radiografici e altro) alla fine di un percorso di cure e di interventi. E così succede per altre figure mediche al di fuori degli ospedali. Invece dovremmo chiederla o pretenderla (tanto è già pagata da noi!).

auto sotto meccaniciMa la salute non è monopolio soltanto degli esseri umani e soltanto come esito ospedaliero. Una cartella clinica può avere pure valore preventivo. Infatti andrebbe fatta e conservata per l’occorrenza fin da una età prenatale. E andrebbe fatta in formato elettronico, pure perché all’occorrenza qualsiasi medico abbia a che fare con noi possa sapere velocemente (specie in fase di pronto soccorso) la nostra storia sanitaria (che dovrebbe essere disponibile in un microcip (applicato al nostro telefonino o all’orologio o in altro sito personale immediatamente disponibile persino nel caso fossimo incoscienti in una emergenza). Purtroppo, su questo campo almeno in Italia siamo assai indietro, nonostante ci siano menti eccelse in ogni campo che potrebbero, se veramente unite, produrre cose strabilianti a favore della gestione non soltanto del nostro benessere ma anche nella nostra salvezza in momenti di grave crisi o di rischio di morte. Invece pensiamo a tutt’altro, poiché abbiamo individualmente e socialmente una mentalità troppo ludica e meno previgente.

cane dal veterinarioInoltre, paradossalmente e solitamente, siamo addirittura più propensi ad avere e a vantare un “pedigree” (certificazione sugli ascendenti paterni e materni) per i nostri animali (cani, gatti, cavalli, ecc.) piuttosto che di noi stessi e della nostra famiglia per la quale sarebbe necessario pure realizzare un “albero genealogico sanitario”. Perciò, sarebbe il caso che industrie specializzate in archiviazione dati in formato cartografico e digitale (come ad esempio la storica Buffetti) realizzino, in collaborazione con il Ministero della Salute, dei “kit” adatti alla raccolta e alla facile consultazione (appunto, cartacea o informatica) della nostra storia sanitaria. Dei kit da tenere a casa, a vista, pronti all’occorrenza … o, come dicevo, in un microcip portatile.

Spesso (dopo il “pedigree”) può accadere che sia più monitorato un qualsiasi animale (aziendale, domestico o d’affezione) piuttosto che il suo padrone!… La nostra società vive di questi paradossi, assurdi quanto grotteschi, a volte tragicomici. Ma dobbiamo imparare che la salute è quasi sempre legata alla “sicurezza” strutturale e funzionale di tutte le persone e di tutte le cose (specialmente se meccaniche) che interagiscono o interferiscono con gli esseri umani (pensiamo ai tanti elettrodomestici con cui abbiamo a che fare quotidianamente). E devono interagire nella massima affidabilità (ne va della nostra vita, a volte).

cartella_clinica_integrataAd esempio, chi di noi può dire di avere tutte le schede degli interventi meccanici e manutentivi avuti dal proprio mezzo di trasporto o di lavoro (motorino, automobile, furgone, camion, macchine utensili varie, autobus, motoscafo, ruspa, gru, trattore, ecc.)?… Sappiamo che treni, aerei, navi e altri grandi mezzi di trasporti collettivi hanno apposite officine bene organizzate anche come archivio manutentivo e ciò diventa garanzia per l’utenza e vanto promozionale per qualsiasi vettore. Adesso però con la “deregulation” la sicurezza è più carente poiché le compagnie tendono a risparmiare anche sulla manutenzione di persone e mezzi (da ciò, sempre più spesso, derivano incidenti e disastri luttuosi). Noi dovremmo essere più propensi a pagare di più per la nostra sicurezza e per la qualità dei prodotti e la salute, magari diminuendo le spese ludiche e distrattive. La maturità delle persone e delle società si misura anche da questo tipo di sagge accortezze, badiamo bene!

HausbauIl mio meccanico ogni volta mi rilascia una scheda tecnica dell’intervento manutentivo apportato alla mia automobile. Ma constato che, al momento della revisione biennale, si limita ad applicare il talloncino sul libretto di circolazione. Invece, penso che sarebbe meglio se la mia auto avesse una vera e propria “cartella clinica” con gli interventi avuti ma anche con le proiezioni e le scadenze funzionali almeno dell’usura delle principali componenti (insomma una specie di calendario preventivo delle precauzioni da adottare). Ovviamente in modo maggiore e migliore, ma in modo simile dovremmo avere pure noi umani una cartella clinica preventiva, in base alla propria usura esistenziale (carattere, psicologia, lavoro, sentimenti, ecc.).

dentista-cureChi ha costruito una casa o chi la compra già fatta sa bene che sarebbe meglio avere almeno lo schema dei materiali di cui è fatta (con un progetto di manutenzione a breve, medio e lungo termine), le mappe elettriche ed idrauliche (acqua, termosifoni, scarichi, fognature) e quanto altro possa essere utile per futuri interventi o riparazioni. Un archivio clinico-manutentivo dovrebbe avere pure ogni nostro elettrodomestico! Ed una cartella clinica sarebbe opportuna pure per orti e giardini, specialmente adesso che sempre più spesso ci si rivolge ad architetti del verde e del decoro. Sarebbe, poi, utile che le persone e le famiglie tengano una “cartella clinica economica” e si può ben capire il perché. La salute economica, spesso, può determinare assai (come e persino più del benessere psico-fisico) l’umore e l’equilibrio della persona e del nucleo familiare. La salute economica è ingrediente indispensabile per la pace della casa (come si usa dire)!

giardiniere serviceMa sarebbe pure utile che un gruppo interdisciplinare di specialisti addivenga alla redazione di una “cartella clinica” di paesi e città dal momento che qualsiasi comunità è una entità vivente tale e quale la persona con le medesime esigenze di salute e di sicurezza. Anche a tale proposito, anni fa ipotizzavo il progetto della “città placentare” … che si potesse nutrire di placenta (valori, cioè) come il feto in pancia. La natura ci insegna l’armonia, basta seguirla con gli adattamenti del caso!…

PEDIGREE1024x768Insomma, ormai la nostra vita è diventata talmente “monitorata” che il non monitorarla oggi come oggi potrebbe essere contro-producente, disagevole quando non pericoloso e a volte pure dannoso! Ci avviamo tutti verso una esistenza sempre più tenuta sotto controllo, convinti però che tale controllo possa aumentarne l’efficienza e garantirne il prolungamento (come una qualsiasi macchina tenuta bene). “Aiùtati che Dio ti aiùta” quasi che tuona ed ammonisce un antico proverbio! Su tale considerazione le “cartelle cliniche” vere o simboliche potrebbero moltiplicarsi a dismisura per tutti e per tutto, per qualsiasi esigenza di salute, efficienza e sicurezza. Non si tratta di “burocratizzarsi” o di complicarsi la vita, ma di dedicare più tempo e lungimiranza al proprio benessere generale piuttosto che dedicare troppo tempo a situazioni ludiche, distrattive o addirittura distruttive. Si tratta di sapersi organizzare bene e ci si organizza bene soltanto se siamo profondamente convinti delle finalità e dei benefici di tale impegno, poiché dalla convinzione ci proviene la motivazione e la spinta giusta per agire al meglio.

ponte auto meccanicoOggi penso a coloro che, provenienti dall’Africa e dall’Asia, stanno faticosamente migrando verso l’Europa più ricca e disponibile ad accoglierli. Magari molti tra costoro appartenevano a famiglie e comunità assai semplici e frugali (quasi sicuramente senza il tipo di assistenza sanitaria e senza i monitoraggi prima descritti). Però, c’è da dire che costoro (facendo ingresso in società super-organizzate come Germania o Paesi scandinavi) saranno prima o poi costretti a conformarsi all’auto-controllo oppure al super-controllo sociale. Altrimenti non potrebbero sopravvivere in un meccanismo complesso come la cosiddetta “civiltà occidentale” nei cui Paesi (dove più, dove meno) vige un sistema forse meno libero ma più garantito (però non saprei dire se più felice). Speriamo che anche i nuovi arrivati, una volta integratisi nelle nostre comunità e società, si trovino davvero bene. Benvenuti, comunque, in Europa!

Buona cartella clinica a tutti e per tutto! Cordialità,

Domenico Lanciano Giornalista

Domenico Lanciano

(Agnone del Molise, giovedì 04 settembre 2015 ore 09.48)

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