tedesco15Qualche giorno fa, precisamente il 5 novembre, il Circolo Forza Italia di Guardavalle ha diffuso la nota  “Guardavalle (Cz). Il Circolo Forza Italia locale chiede all’Amministrazione quali sono i veri motivi che l’hanno portata ad intitolare la piazza e fare un monumento a un cantautore genovese.” (pubblicata dal nostro giornale) con la quale veniva definita “Mausoleo” l’opera in marmo realizzata nell’attuale Piazza De Andrè in Marina a ricordo del cantautore scomparso nel 1999 ed inoltre precisava che sono stati spesi circa 25.00,00 Euro per la realizzazione di tale opera.

Quest’oggi arriva la risposta in merito al ricordo di De Andrè da parte del Dr. Antonio Tedesco, Capogruppo del PD in Consiglio Comunale. Il Consigliere Tedesco scrive: <<Da circa vent’anni, il Circolo guardavallese di “Forza Italia” parla, sparla e blatera di Piazza “De André”. Questo spiega la mancanza di argomenti, la miseria politica di un gruppo che raccoglie sconfitte dietro sconfitte e che contribuisce attivamente al declino nazionale del partito di Berlusconi, ormai ridotto pressappoco ad uno scarso 10%.

Un Circolo che disperatamente, ma anche inspiegabilmente, lotta contro una delle conquiste più importanti di Guardavalle: una piazza che tutti ci invidiano, che è apprezzata per la sua centralità e per la sua bellezza sia dai nostri concittadini che dai turisti e dove tutti noi possiamo trascorrere delle ore di serenità.

Si può essere più miopi!?

Considerato però che si insiste su questo tema ormai datato, sono, ancora una volta, costretto a rispondere per chiarire.

Pertanto, preciso quanto segue.

Non c’è nessun mausoleo nella piazza dedicata a Fabrizio De André, ma un’opera in marmo quale riconoscimento ad un grande della musica e della cultura italiana e non solo.

Nei dizionari di lingua Italiana mausoleo significa: tomba grandiosa, sepolcro monumentale.

de andrè guardavalle 1Il termine mausoleo deriva da Mausolo (377-353 a.c.), re della Caria in Asia Minore, che fece costruire per sé e la sua famiglia una tomba divenuta famosa per il suo splendore e per questo ritenuta una delle sette meraviglie del mondo.

Nessun sepolcro, nessuna tomba monumentale sono stati costruiti in Piazza De André.

Questi, infatti, dopo la morte, avvenuta l’11 gennaio del 1999 all’Istituto dei tumori di Milano, dopo i funerali che si svolsero nella Basilica di Carignano a Genova e dopo la cremazione, fu sepolto e riposa nella tomba di famiglia, nel cimitero di Staglieno accanto al fratello Mauro, al padre Giuseppe e alla madre Luisa Anerio.

Forse con il termine mausoleo si voleva fare dell’ironia ( sicuramente inopportuna…) e, invece, si è presa un’ulteriore cantonata!

Certo è che l’Amministrazione attuale non può spiegare le motivazioni che hanno portato a intitolare la piazza a Fabrizio De André.

Per chi volesse meglio documentarsi esiste, infatti, una delibera della G.C., la n.34 del 10 giugno 2010, che invito a leggere .

La delibera fu approvata all’unanimità dalla Giunta Comunale guidata dallo scrivente, allora Sindaco..

Degli attuali amministratori facevano parte di quella giunta soltanto Pino Ussia, oggi Sindaco, e Giuseppe Caristo, Vicesindaco in carica.

Le motivazioni, le riflessioni di carattere squisitamente culturale, furono allora da me esposte e sinteticamente riportate nella già citata delibera n. 84 /2010.

Si tratta di argomentazioni che chi ha scritto il manifesto di Forza Italia (e non ci vuole la zingara per indovinarlo!) dovrebbe sapere.

La rabbia a volte acceca e confonde.

Quindi l’attuale amministrazione non ha fatto altro che dare seguito alla delibera n. 84 del 10 giugno 2010.

E’ probabile che il Sindaco Ussia, nel suo intervento, alla manifestazione di questa estate, non abbia precisato con la necessaria chiarezza questo aspetto, il che non è cosa grave. Non sono stato presente all’inizio della manifestazione e potrei anche sbagliarmi.

Di sicuro, io, personalmente, non ho fatto nessuna richiesta e nessuna pressione né al Sindaco Ussia né tantomeno ad altri componenti della Giunta attuale. D’altra parte, in qualità di Capogruppo in Consiglio Comunale, sono parte integrante della maggioranza.

Non avevo e non ho capricci da esaudire!

I capricci li fanno i bambini e io sono grande ( e credo abbastanza maturo), oltre ad avere altro a cui pensare.

Mi dispiace, invece, per chi, a dispetto dell’età, non riesce mai a diventare grande!

Le motivazioni che mi hanno portato a proporre l’intitolazione della piazza a Fabrizio De André sono scaturite dalla volontà mia e della maggioranza di dedicare una piazza ai giovani, alla musica, alla poesia, all’arte nel suo significato più alto, laico e libertario.

Numerose sono state le iniziative musicali e culturali che durante le Amministrazioni da me guidate sono state realizzate, grazie anche, e soprattutto, al Maestro Francesco Menniti.

E’ stato scelto De André per il suo spessore culturale e musicale, riconosciuto non solo in Italia , ma nel mondo.

D’altra parte, di recente (ottobre 2016) dall’Accademia Svedese di Stoccolma è stato assegnato il premio Nobel per la Letteratura a Bob Dylan, cantautore americano.

Ci sarebbe tanto di più da dire su De André, così come su altri personaggi e tante altre motivazioni potevano essere prese in considerazione.

E’, tuttavia, sufficiente aprire libri scolastici e non per capirne la grandezza. E i grandi non hanno né confini e né campanili!

Devo confessare che su questa questione, sollevata dal Circolo di Forza Italia di Guardavalle, con livore e rabbia, a mio avviso inopportuni, fui a suo tempo interpellato dal Sindaco del Centro-destra, Arch. Giuseppe Tedesco, ma provo disagio e vergogna a riferire i termini di quel brevissimo colloquio che ritengo non sia questo il momento di riferire. Tuttavia, se necessario, lo farò.

Personalmente mi sono interessato per la realizzazione della stele: 10.000 euro per l’artista Verdiglione e 5000 euro per l’acquisto del marmo e per il trasporto.

Le altre spese sono state gestite(e bene) dai tecnici e dall’impresa che ha eseguito i lavori con professionalità e precisione.

Una cosa è certa: se negli anni 1997-2001 fosse stato il Centro-destra a governare Guardavalle, non ci sarebbe stata nessuna discussione e nessuna polemica né sulla piazza né sulla sua intitolazione.

Ci sarebbe stata, e avremmo ancora oggi, “La Benzina”, l’impianto di distribuzione ammodernato con 4/5 pompe, una pensilina di 330 m.q., tutta l’area recintata, privata, chiusa al pubblico… come da concessione edilizia, n.11 del 27-11-1997, a firma dell’allora Sindaco Rag. Nicolantonio Montepaone.

Concessione edilizia su area a parcheggio nel P.R.G.

In quel tempo le concessioni a costruire venivano rilasciate e firmate dal Sindaco con il caotico contributo del tecnico comunale di allora.

La storia della Piazza De André inizia nel 1997. Siamo nel 2016. Non vi sembra di raccontare fatti del nonno!?>>

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