1250Un avaro in chiave moderna, che ricalca il vecchio Arpagone di Molière, raccontato però con sapiente ironia e narrato con un coinvolgente dialetto napoletano. Questo è “Il padrone”, diretto e interpretato da Rosario Giglio, andato in scena al Teatro Grandinetti nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, promossa e organizzata dall’associazione “I Vacantusi”. Insieme a Giglio i bravissimi attori della compagnia stabile Teatro Bolivar di Napoli.

1251Una commedia brillate ha catturato il pubblico dall’inizio alla fine, anche per la sua particolare messa in scena: lo spettacolo infatti è stato allestito in tutto il teatro, con gli attori che entravano e uscivano dal teatro per salire sul palco, in mezzo agli spettatori e senza quinte, utilizzando come scenografia le uscite di sicurezza e il sipario. Un modo di fare teatro coinvolgente, sapientemente messo in scena dai bravissimi attori che hanno reso la commedia, un classico del teatro di tutti i tempi, accattivante soprattutto per la napoletaneità che ha caratterizzato l’intera commedia. Il tutto, senza stravolgere i dialoghi originali dell’opera seicentesca di Molière. Tanti gli applausi tributati dal pubblico alla compagnia partenopea, un gruppo di professionisti padroni della scena. Gli artisti del Bolivar, oltre alla rappresentazione serale, hanno interpretato la commedia anche per gli studenti degli istituti superiori lametini: una matinée ben riuscita che ha ottenuto grande riscontro da parte dei ragazzi delle scuole cittadine, particolarmente entusiasti per la messa in scena dello spettacolo. A conclusione della serata, presentata dalla giornalista Ketty Riolo, i direttori artistici della rassegna Nico Morelli e Walter Vasta hanno omaggiato gli attori della maschera realizzata da Alessandro Cavaliere e donata anche alle altre compagnie ospiti della rassegna di Vacantiandu.

Da parte sua Rosario Giglio ha ringraziato i Vacantusi e tutta la città di Lamezia per la grande ospitalità, la bella accoglienza riservata a tutta la compagnia del Teatro Bolivar. Giglio ha anche espresso il desiderio di ritornare per riuscire a concretizzare qualche altra importante iniziativa a favore del teatro lametino.

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