foto4Palloncini rossi, canti e poesie contro la violenza nel ricordo di Maria Rosaria Sessa, la giornalista uccisa nel 2002 per mano del fidanzato, ed una panchina di colore rosso posizionata nel cuore di Cosenza, sull’isola pedonale di Corso Mazzini, segno tangibile di un’assenza nella società causata dalla violenza. Così il Circolo della Stampa di Cosenza, a lei intitolato, ha voluto celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

 Una cerimonia sentita ed accorata alla quale ha partecipato la famiglia di Maria Rosaria, papà Santo e mamma Luigina assieme ai fratelli Nazzareno e Pino ed alle rispettive famiglie.

Commovente l’abbraccio tra le mamme di Maria Rosaria Sessa e Roberta Lanzino ad inizio cerimonia.

E poi autorità civili e militari e tantissime persone che hanno idealmente abbracciato questa panchina dedicata a Maria Rosaria e a tutte le vittime di femmicidio, donata dall’Azienda Caffè Aiello, sempre sensibile quando si parla di iniziative di solidarietà e beneficienza.

foto2-1“Un luogo per riflettere e per pensare che vuole essere un antidoto all’indifferenza” – è stato detto nel corso della manifestazione che ha visto gli interventi, oltre al Presidente del Circolo della Stampa, anche del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, del Procuratore Mario Spagnuolo e del Prefetto Gianfranco Tomao. Da tutti è arrivato l’augurio che la panchina diventi un luogo familiare per i cosentini e di cui la città possa prendersi cura.

Una cerimonia alla quale hanno partecipato studenti degli istituti cosentini a testimoniare la rete di solidarietà tra Stato, Chiesa, Scuola e le associazioni del territorio.

Il coro polifonico del Liceo Musicale Lucrezia della Valle, diretto dal maestro Saverio Tinto, ha regalato quattro brani di grande intensità, mentre gli studenti del Liceo Scientifico Scorza hanno regalato a tutti i presenti poesie d’amore contro la violenza, perché la cultura è l’unica arma contro la brutalità.

Infine un gruppo di studenti dell’istituto per Geometri della città ha voluto fare dono alla famiglia di Maria Rosaria Sessa di una piccola scultura: una scarpetta rossa con delle ali. Perché ora Maria Rosaria e tutte le altre donne uccise sono degli angeli che volano nel cielo.

 

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