polizia43La Polizia di Stato recupera un ciclomotore rubato da poche ore e pone agli arresti domiciliari l’autore del furto. Operazione della Squadra Volante.

Il furto aggravato era avvenuto qualche ora prima, quando alle 4:00 di oggi gli Agenti della Squadra Volante, impegnati su viale De Filippis in un servizio di controllo del territorio mirato al contrasto dei reati contro il patrimonio, hanno intercettato un ciclomotore YAMAHA MBK di colore nero con alla guida l’autore dello stesso furto e altro passeggero.

Intimato l’Alt, i sospetti degli agenti hanno trovato conferma e, dal controllo è emerso che il ciclomotore presentava segni di effrazione sul cilindretto di accensione, sulla carena anteriore ove tra l’altro erano stati collegati direttamente i due fili del contatto di accensione ed il blocco del manubrio rotto.

Ancorché privo di documenti d’identità, i componenti della pattuglia della Volante, in virtù dei suoi precedenti penali, hanno riconosciuto nel guidatore S. Danilo, catanzarese cl.1995 e, nel passeggero, un minorenne anch’egli noto per precedenti di polizia.

La perquisizione personale eseguita su S. Danilo, e sul passeggero minorenne, ha permesso di rinvenire un cacciavite a taglio ed un coltello da cucina con la lama modificata a mò di spadino. Arnesi compatibili con i segni di forzatura del ciclomotore, sono stati posti in sequestro.

In tale circostanza i due hanno ammesso di avere appena rubato il ciclomotore sul quale viaggiavano nel vicino quartiere Mater Domini, a circa 1 Km dal luogo in cui erano stati bloccati dalla pattuglia della Polizia.

Da ulteriori accertamenti si è che il contrassegno identificativo affisso sul porta targa, apparteneva ad altro ciclomotore rubato circa dieci anni addietro su Via Daniele.

Per i fatti accertati, in considerazione che  S. Danilo risulta gravato da precedenti penali per reati contro il patrimonio e considerati i fondati motivi di ritenere che potesse reiterare nello stesso reato, S. Danilo è stato tratto in arresto per il reato di furto aggravato di ciclomotore e ricettazione del contrassegno identificativo di ciclomotore (targhino).

Il P.M. di turno, notiziato dagli Agenti dell’avvenuto, ha disposto che il Sinopoli venisse sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione per ivi rimanervi a disposizione dell’A.G. procedente sino al rito della “Direttissima”. Mentre il minorenne è stato denunciato a piede libero ed affidato alla propria famiglia.

Il ciclomotore e il contrassegno identificativo, dopo i necessari adempimenti, sono stati rispettivamente restituiti ai legittimi proprietari.

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