Polizia motociclistiNella giornata di ieri, agenti delle volanti hanno arrestato i gelesi C. Ivan Angelo (classe 1989) e il catanese D. Giuseppe (classe 1989) per violazione delle prescrizioni della Sorveglianza speciale nonché D. Giuseppe per resistenza a P.U.

Nello specifico, intorno alle ore 14:00, una pattuglia motomontata delle volanti, transitando per via Dusmet, intimava l’alt polizia a tre individui a bordo di due scooter per procedere ad un normale controllo. Tuttavia i due conducenti facevano finta di non aver inteso l’intimazione e pertanto, a velocità sostenuta, continuavano la marcia imboccando varie strade fino a quando lo scooter con due individui a bordo veniva raggiunto e bloccato da un poliziotto in motocicletta in zona Pescheria, mentre l’altro continuava la marcia a velocità ancora più sostenuta, che diveniva una vera e propria fuga.

Ne nasceva un rocambolesco inseguimento in pieno centro cittadino come fosse una scena da film: il fuggiasco imboccava la via Vittorio Emanuele, poi la via Landolina, la piazza Vincenzo Bellini, la via Coppola, Piazza Spirito Santo, Corso Sicilia, Piazza Carlo Alberto, gremita di gente e con le bancarelle ancora in fase di smontaggio, e tutto a folle velocità, con il poliziotto in moto che non demordeva dall’inseguimento, e poi ancora via Santa Filomena e via Umberto, dove il fuggiasco abbandonava lo scooter procedendo la fuga a piedi.

Nel contempo l’operatore della motovolante aveva fornito costantemente le vie percorse e le descrizioni dell’uomo alla sala operativa, che aveva fatto convergere in zona più pattuglie così da sbarrargli ogni via di fuga. E la manovra a tenaglia si concludeva con successo, invero in largo Rosolino Pilo altro equipaggio motomontato intercettava l’uomo in fuga bloccandolo ed ammanettandolo.

Veniva identificato per il predetto D. Giuseppe di Gela, con a carico precedenti per droga e mafia, Sorvegliato Speciale di P.S. con Obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.

Gli altri due venivano identificati per il succitato C. Ivan Angelo di Gela, anch’egli con a carico precedenti per droga e mafia, Sorvegliato Speciale di P.S. con Obbligo di soggiorno nel Comune di residenza e un catanese, pregiudicato per reati concernenti gli stupefacenti.

Per i due gelesi era inevitabile l’arresto e, per la gravità dei fatti, l’A.G. di turno disponeva che venissero entrambi associati presso il carcere di Piazza Lanza.

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