ruggiero-2«Ennesima ingiustizia sociale da parte di una Regione capace di creare spaccature e divari anche tra province». Arriva la notizia del riparto dei 75Milioni per l’assistenza scolastica agli alunni con disabilità e l’assessore del comune di Bagnara Silvana Ruggiero proprio non ci sta a vedere una ripartizione che vede Reggio Calabria come fanalino di coda, unica provincia a perdere fondi.

«Sul sociale hanno creato il regno delle due Calabrie e – ha tuonato la Ruggiero – mentre il catanzarese e il cosentino vedono ampliare tutto, Reggio rimane la Cenerentola calabrese. Ancora una volta mortificata da scelte che non creano uguaglianza e parità di diritti ma l’esatto opposto. Se vogliono innescare una guerra tra poveri ci stanno riuscendo».

Quest’anno, infatti, i criteri di riparto sono differenti se fino all’anno scorso i 75 milioni sono stati ripartiti per il 70% in base al numero degli alunni disabili iscritti nelle scuole superiori e per il 30% in base alla spesa storica, quest’anno le percentuali sono diventate 80% in base al numero di alunni iscritti e 20% in base alla spesa storica. Questo non fa che penalizzare Reggio e tutti i suoi comuni a favore delle altre provincie.

«Non si comprendono questi criteri che, a livello sociale, vedono due facce di una stessa Regione! Ormai è tempo di dire basta al modus operandi di “chi tanto e chi niente” perché i cittadini sono tutti uguali, così come i loro bisogni, così come chi può e non si ribella a questo modo di operare è complice di una geografia sociale tracciata non secondo equità ma secondo la conta di voti e poteri. Bagnara con i problemi di liquidità dovuti al dissesto confida in questi fondi regionali per garantire assistenza scolastica ai disabili – ha ribadito l’assessore al welfare e alle politiche sociali – Non è possibile essere lasciati soli nell’intenzione e nel merito. Solo Reggio ha avuto un calo di assegnazione fondi e la domanda sorge spontanea: Come mai? Tutto questo è semplicemente vergognoso! Disparità in un’unica Regione tra uguali cittadini! Habemus la conta elettorale? Illusi! Una Regione dove a livello sociale si creano disparità è da attribuire al fallimento della politica a servizio della gente, lasciando il posto al servizio del proprio orticello. Lo si vede nella distribuzione degli accreditamenti delle strutture socio-assistenziali, lo si è confermato nel ricorso al Tar che ha di fatti bloccato la Riforma del Welfare, ed oggi dallo stanziamento per l’assistenza educativa per i discenti disabili. Un’intera classe dirigente regionale ha creato il regno delle due Calabrie! E chi paga il prezzo di queste scelte scellerate sono sempre e soltanto i cittadini».

Va oltre l’assessore Ruggiero e senza accettare supinamente decisioni piovute dall’alto azzarda ipotesi che spiegherebbero la strategia riconducibile a queste scelte.

«E se fosse necessario creare una spaccatura della Regione per fini elettorali e/o poteri astrusi? Ma qui non si tratta di confini geografici, stiamo parlando della vita delle persone, di disparità tra la gente ed i loro bisogni e questo è disgustoso. Come possono prendere sonno o guardarsi allo specchio se a fronte di 100 voti in più, ci sono 100 persone socialmente da tutelare che avete considerato solo un numero da inserire nel censimento della popolazione? 100 voti sono numeri (anche se importanti per voi), 100 persone nel bisogno sono e mi auguro che lo siano, 100 rimorsi al giorno da non darvi pace!».

Duro lo sfogo dell’assessore Ruggiero che, senza entrare nei tecnicismi, ha esaminato dati allarmanti e sotto gli occhi di tutti. In buona sostanza se l’anno scorso, 2017, dei 75milioni, la Calabria riceveva 2.552.321,74 , quest’anno, con i nuovi criteri, 2.598.354,34, cioè 40.000 euro in più. Ma è sulla suddivisione di questi fondi che scatta l’ingiustizia. Se a Catanzaro sono stati assegnati 347.299,67 (nel 2017 erano 295.967,45 = +51.332,22), Cosenza 974.820,52 (nel 2017 erano 854.979,54 = +119.840,98), Vibo Valentia: 191.161,67 (nel 2017 erano 173.673,91 = +17.487,76), Crotone: 133.116,99 (nel 2017 erano 143.247,72 = -10.130,73), a

Reggio di Calabria viene servita l’ennesima beffa: 951.955,48 (nel 2017 erano 1.084.453,12 = -132.497,64).

«Non parliamo di bruscolini, parliamo di fondi che comuni in difficoltà come quello di Bagnara, attendevano con ansia per poter dare risposte alle tante richieste e sia chiaro – ha concluso la Ruggiero – che qui non parliamo di bonus o incentivi, qui parliamo di offrire un servizio basilare e fondamentale».

 

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