militari-con-prodotto-sequestratoNella serata di sabato 10 marzo, militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, su richiesta di intervento effettuata dal personale del Commissariato della Polizia di Stato di Villa San Giovanni, hanno accertato che a bordo di un automezzo che avrebbe dovuto imbarcarsi per la Sicilia era opportunamente occultato e stipato un ingentissimo quantitativo di prodotto ittico sottomisura illegalmente detenuto.

 Il mezzo, a bordo del quale erano presenti due soggetti residenti nella provincia di Palermo, era stato in precedenza coinvolto in un sinistro stradale, che aveva necessitato l’intervento sia degli uomini della Polizia Stradale di Villa San Giovanni che del locale Commissariato. Gli stessi agenti notando la presenza di prodotti ittici all’interno del mezzo hanno richiesto l’ausilio dei militari della Guardia Costiera per gli accertamenti del caso.

 L’ispezione ha permesso di accertare la presenza nel vano di numerose cassette in legno e polistirolo di novellame di sarda, il cosiddetto “bianchetto”, specie la cui cattura è vietata dalla normativa nazionale e comunitaria, al quale è stata bandita dalla comunità europea in quanto viene effettuata con reti illegali non selettive, risultando fortemente dannosa per l’ecosistema marino, incidendo negativamente sull’habitat in generale e mettendo a serio rischio un importante anello della catena alimentare dei nostri mari, pronti per essere immessi nel mercato clandestino siciliano.

All’autista del mezzo, A.C. di Santa Flavia (PA), è stato sequestrato l’intero carico di pesce trasportato per complessivi 564 kg. Allo stesso oltre al sequestro cautelare amministrativo del prodotto, è stata comminata una sanzione amministrativa per un totale di euro €. 25.000 per detenzione, trasporto e commercio di prodotto ittico sottomisura.

Gli atti di contestazione sono stati redatti congiuntamente dal personale della Guardia Costiera e del locale Commissariato di Polizia.

Nel corso dell’attività è stata altresì richiesta la collaborazione di personale del Servizio Veterinario appartenente all’Area B della locale ASP che prontamente intervenuto, ha dichiarato tutto il prodotto ittico non idoneo al consumo umano disponendo la distruzione.

 

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